Per anni, ho vissuto senza bere nè apprezzare il tè. Quando sono andata a vivere con Laura (amica speciale e sorella a tutti gli effetti), le mie abitudini sono cambiate. Avevamo una dispensa piena di tè: era lei a comprarlo. Così, ogni tanto, per farle compagnia, è capitato che ne bevessi una tazza anch'io.
Quando poi sono andata a vivere da sola, ho cominciato a comprarlo perchè, è scontato, se viene qualcuno a trovarti... vuoi non avere del tè da offrire!?! L'alternativa per chi non prende il caffè non può essere soltanto un bicchiere d'acqua minerale!!!
Ammettiamolo: il tè deve essere presente in ogni casa che si rispetti.
Con il tempo, inoltre, ha iniziato a piacermi molto: il suo gusto, l'aroma, la sensazione che mi dà.
Del tè, però, due cose non mi sono mai piaciute:
1. La fatica che si fa a strizzare la bustina quando non deve più stare in infusione.
Non trovo sia affatto comodo avvolgere la bustina zuppa nel cucchiaino cercando di strizzarla il più possibile, tantomeno tirate i fili dello squeezable. No so a voi, ma a me uno dei due fili si rompe sempre!!!
2. Una volta strizzata la bustina... dove la si mette?
Se la metti sul piattino... sembra un rifiuto organico; se la poggi sul tovagliolo... inumidisce la tovaglia e nel caso il tè fosse fruttato... la macchierebbe pure.
Karin Santorso, una designer austriaca - geniale nel suo mestiere - deve aver avuto le mie stesse difficoltà, quando ha pensato a Tèo: un cucchiaino per il tè che risolve ogni problema. Può essere utilizzato come spremi bustina e risolve l'imbarazzo di dove poggiarla dopo. Fantastico!!!